IL BIANCO e la sposa

Nella psicologia dei colori il BIANCO rappresenta la luce, la semplicità, il sole, l’aria, l’illuminazione, la purezza, l’innocenza, la castità, la verginità, la sacralità, la pulizia, la redenzione.
È vitalizzante, rigenera l’organismo e schiarisce la mente.
Il Bianco è il cambiamento, il nuovo inizio, ma soprattutto il passaggio da uno stato all’altro.
Si pensi, infatti, all’immagine della resurrezione del Cristo che si mostra avvolto da una luce bianca, vestito da una tunica anch’essa bianca; o al bianco funerario delle culture orientali o, appunto, al bianco dell’abito da sposa che simboleggia l’inizio di una nuova vita.
L’abito da sposa, che racchiude in sé la sintesi di questi significati, per tradizione è bianco; ma non è sempre stato così.
Nell’antica Roma le spose indossavano tuniche bianche e mantelli color giallo ocra, con il velo rosso.
Nel Medioevo gli abiti da sposa erano ricchi e pesanti, caratterizzati da splendidi ed elaborati motivi floreali.
Nell’800 e per tutto il periodo dell’Impero Napoleonico le spose indossavano abiti sontuosi stile impero (con taglio sotto il seno), caratteristico di questo periodo storico, dalle tonalità pastello, anche se era possibile scegliere per il vestito qualunque colore, ad eccezione del nero (colore dei funerali) e del rosso (associato alle prostitute).
Una delle prime donne a vestire di bianco fu Maria I di Scozia, quando sposò Francesco II di Francia.
L’abito bianco divenne molto popolare fra le spose intorno al 1840, dopo il matrimonio della regina Vittoria con Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha.
La regina indossò un abito bianco per l’evento, adornato da alcuni merletti.
La foto ufficiale del matrimonio ebbe un’ampia diffusione, e l’abito della regina fu copiato da moltissime spose fino ad arrivare al nostro secolo.
Anche nelle culture orientali si sta diffondendo sempre più l’utilizzo dell’abito bianco che va a sostituire colori tradizionali come l’oro e il rosso, auspicio di buona fortuna in Cina; o il verde simbolo di fertilità in India.
Oggi, è anche possibile spaziare in un raggio di tonalità del bianco che include l’avorio, il crema o l’ecru.
La caratteristica comune a tutte le spose degli ultimi duemila anni è il capo coperto; velo, seta, tulle o pizzo, la tradizione religiosa che voleva la donna con il capo coperto in ossequio alla divinità si tramanda.
Il velo, enfatizza i caratteri del volto, li sfuma e li valorizza, donando un’aura di dolcezza e magia, ed e per questo motivo che quasi nessuna sposa vi rinuncia.

ab

Tulipani bianchijpg
i tulipani bianchi simbolo di purezzaabito-da-sposa-della-regina-vittoriajpg
La Regina Vittoria e l'abito da sposa bianco